Felice Massaro

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Chi, difatti,  definisce il sommo bene come del tutto disgiunto dalla virtù, e lo misura non col criterio dell’onestà, ma con quello del proprio vantaggio, costui, se vuol esser coerente con se stesso, e non è trascinato talora dalla propria bonarietà, non potrà praticare né l’amicizia, né la giustizia, né la generosità.

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Infatti, sia negli affari pubblici che nei privati, nei forensi e nei domestici, sia che tu tratti qualcosa per tuo conto sia che tu abbia a che fare con altri, non c’è momento che si sottragga al dovere, al contrario, come nell’adempimento del dovere consiste tutta l’onestà della vita,  nell’inosservanza  di esso risiede tutta la disonestà.

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Difatti, ritengo che, tra le molte questioni filosofiche, importanti e utili, trattate dai filosofi con grande attenzione e ampiezza, abbiano vasta applicazione gli insegnamenti e i precetti tramandati da essi intorno ai doveri