trit_DeOfficiis_I_18_55

Chi, difatti,  definisce il sommo bene come del tutto disgiunto dalla virtù, e lo misura non col criterio dell’onestà, ma con quello del proprio vantaggio, costui, se vuol esser coerente con se stesso, e non è trascinato talora dalla propria bonarietà, non potrà praticare né l’amicizia, né la giustizia, né la generosità.

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