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L’asino e il leone a caccia – Chi, privo di valore, magnifica la propria indole come degna di gloria, inganna la gente che non lo conosce, ma è schernito da chi lo conosce. – – – Il leone, volendo cacciare in compagnia dell’asinello, lo coprì di frasche comandandogli di spaventare gli animali con il suo verso per loro insolito; lui le avrebbe colte al varco mentre fuggivano. Allora l’animale dalle orecchie lunghe lancia all’improvviso con tutte le sue forze un raglio e spaventa le bestie grazie a questo portento sconosciuto. Mentre, terrorizzate, vanno verso le vie di scampo a loro note, sono abbattute dal balzo terribile del leone. Questo, dopo che fu stanco della carneficina, chiama fuori l’asino e gli ordina di smettere di ragliare. E quel presuntuoso: “Che te ne pare dell’opera della mia voce?” “Straordinaria”, risponde, “tanto che se non avessi conosciuto la tua indole e la tua razza, sarei fuggito spaventato anch’io”.

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