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17. 21. Invece le anime assetate di te , che appaiono alla tua vista, le distingui con un fine diverso dalla massa del mare, le irrori con riposta e dolce fontana, affinché pure la terra dia il suo frutto: dà il suo frutto la nostra anima e germina per tuo ordine, Signore Dio suo, secondo la sua specie , le opere di misericordia, amando il prossimo e soccorrendolo nei bisogni materiali. Ha in sé il seme per la somiglianza : la nostra debolezza ci muove a compassione e soccorso dei bisognosi, e li aiutiamo come vorremmo essere aiutati se ci trovassimo in uguale bisogno. I suoi non sono soltanto benefìci esili, com’è l’erba di seme, ma si estendono alla protezione, all’aiuto vigoroso e solido, com’è l’albero da frutto; ossia sottrae chi è angariato alle mani del prepotente, fornendogli un’ombra protettiva col valido sostegno di un giusto giudizio.