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2. 3. Quali meriti aveva nei tuoi confronti la materia corporea per esistere, sia pure invisibile e confusa ? Non sarebbe esistita nemmeno così senza la tua creazione, né poteva prima meritare da te l’esistenza, poiché inesistente. Quali meriti aveva nei tuoi confronti l’embrione della creatura spirituale per fluttuare, sia pure, tenebrosa e simile all’abisso , dissimile da te, finché ad opera della parola medesima non fosse rivolta verso il medesimo suo creatore, e ad opera della sua illuminazione non fosse fatta luce , conforme, se non uguale, a una forma uguale a te ? Per un corpo l’esistenza non implica la bellezza, altrimenti non esisterebbero corpi deformi; così anche per uno spirito creato la vita non implica la vita sapiente, altrimenti tutti gli spiriti sarebbero immutabilmente sapienti. È però un bene per lo spirito essere unito sempre a te , al fine di non perdere, distogliendosi da te, il lume che ottenne volgendosi a te, e così ricadere in una vita simile ad abisso di tenebre. Noi pure, creature spirituali quanto all’anima, distolti da te, nostro lume, in quella vita fummo un tempo tenebre ; e per quanto ci resta della nostra oscurità soffriamo, fino al giorno in cui saremo tua giustizia nel tuo unigenito come monti di Dio. Infatti fummo tua condanna come abisso profondo .

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