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Bisogna perciò evitare queste contraddizioni, e rifuggire anche dall’avidità del denaro: non c’è cosa che dimostri grettezza e bassezza d’animo quanto l’amor delle ricchezze; al contrario, nulla è più onesto e più nobile del disprezzo verso il denaro, se non lo possiedi; se lo possiedi, impiegarlo in una benefica elagizione.

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Quam ob rem et haec vitanda et pecuniae fugienda cupiditas; nihil enim est tam angusti animi tamque parvi quam amare divitias, nihil honestius magnificentiusque quam pecuniam contemnere, si non habeas, si habeas, ad beneficentiam liberalitatemque conferre.