DeBelloGallico_I150

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Si [id] ita fecisset, sibi populoque Romano perpetuam gratiam atque amicitiam cum eo futuram; si non impetraret, sese, quoniam M. Messala, M. Pisone consulibus senatus censuisset uti quicumque Galliam provinciam obtineret, quod commodo rei publicae facere posset, Haeduos ceterosque amicos populi Romani defenderet, se Haeduorum iniurias non neglecturum.

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Regolandosi così, Ariovisto si sarebbe garantito per sempre il favore e l’amicizia del popolo romano. Cesare, invece, se non avesse ottenuto quanto chiedeva, non sarebbe rimasto indifferente alle offese inflitte agli Edui, perché sotto il consolato di M. Messala e M. Pisone il senato aveva stabilito che il governatore della Gallia transalpina doveva difendere gli Edui e gli altri amici...