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43 Di Servio Sulpicio, che occupava il primo posto nel perorare le cause, o di certo il secondo dopo Marco Tullio (Cicerone), si tramanda che si sarebbe recato a consultare Quinto Mucio su un affare di un amico. Avendo Servio capito poco di ciò che Quinto ebbe a rispondergli in punto di diritto, avrebbe poi interrogato Quinto per la seconda volta, e Quinto Mucio avrebbe risposto senza che Servio tuttavia giungesse a comprendere. Sicché (Servio) sarebbe stato rimproverato da Quinto Mucio, il quale, infatti, disse che era vergognoso per un patrizio, per un nobile, per uno che perora cause, ignorare quel diritto di cui pur si occupava.

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