trit_DigestorumI334_81
1. Il Pretore parla del patrono e della patrona. È patrono chi manomise qualcuno dalla servitù; chi scoprì la collusione, e lo è pure quegli in favore del quale taluno fu giudicato liberto, benché non lo fosse, e quegli che giurò che un tale era suo liberto: per la stessa ragione che nel caso opposto non sarebbe detto patrono colui che si ebbe giudicato contrario e colui contro cui rispondendo a un giuramento deferito, avrà giurato dì un esser suo liberto.