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Se poi, come spesso accade, a certi intervalli abbia mente lucida, diligentemente esplorerai se per caso non abbia commessa la scelleratezza in un tal momento, né il morbo lo deve scusare; e se troverai questo ci consulterai, affinché giudichiamo se per la gravità del delitto, avendolo commesso mentre era in ragione, lo si debba punire con la morte. Avendo noi conosciuto dalle tue lettere che egli è custodito nella propria villa dai suoi, agirai rettamente a nostro parere, se chiamerai quelli dai quali in quel tempo fu custodito, e richiederai loro della causa di tanta negligenza, e giudicherai ciascuno di essi secondo che ti parrà che siano o no colpevoli. Infatti, si danno custodi ai malati di mente non solo perché non tentino di far male a se stessi, ma anche perché non siano esiziali agli altri; che se avvenga che siano esiziali, giustamente ciò si deve ascrivere a colpa di quelli che furono negligenti nel loro ufficio.