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I nemici si diressero immediatamente al fiume Aisne, che scorreva – lo si è già detto – dietro il nostro campo. Trovati alcuni guadi, tentarono di tradurre sull’altra sponda parte delle truppe. La loro intenzione era, nel migliore dei casi, di espugnare la ridotta comandata dal legato Q. Titurio e di distruggere il ponte, altrimenti di devastare i campi dei Remi, che per noi erano di vitale importanza al fine di proseguire la guerra, e di tagliarci i rifornimenti.

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