trit_Confessiones_IV188_105

Questo ammaestramento tu mi facesti avere da quell’uomo o per mezzo di quell’uomo, tracciando nella mia memoria le linee di una ricerca, che poi avrei svolto per conto mio. Al momento né lui né il mio carissimo Nebridio, giovane di grande bontà e accortezza, con i suoi dileggi verso ogni sorta di presagi, poterono indurmi a respingerli. Aveva più influenza sul mio animo l’autorità dei miei autori, né avevo trovato ancora una prova sicura, quale cercavo, che mi mostrasse senza ambiguità come le predizioni degli astrologhi consultati predicessero il vero per fortuna o sorte, non per l’arte di osservare le stelle.

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