trit_Confessiones_ XIII536_170
30. 45. Ho udito, Signore Dio mio, ho delibato una stilla della tua dolce verità. Ho compreso che esistono uomini, cui le tue opere dispiacciono. Essi sostengono che ne compisti molte per forza di necessità, ad esempio gli edifici dei cieli e i sistemi degli astri; per di più, esse non derivarono da te, ma già esistevano, create altrove e diversamente. Tu non avresti fatto altro che concentrarle, connetterle e collegarle, innalzando sulla sconfitta dei tuoi nemici le muraglie del mondo, sì che, sgominati da questa costruzione, non potessero nuovamente ribellarsi contro di te. Il resto poi non sarebbe stato creato e neppure connesso dalle tue mani, ad esempio tutti i corpi di carne, gli animali minori e quanto si radica in terra; è invece uno spirito avverso, un’altra natura non stabilita da te e a te ostile, che li produce e li forma nelle regioni inferiori dell’universo. Così parlano i pazzi, che non vedono attraverso il tuo spirito le tue opere e non ti riconoscono in esse.