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24. 36. Che dirò allora, o mio lume, verità? Che ci ritroviamo davanti a una frase vuota e pronunciata inutilmente? No certo, Padre di pietà; lontano dal servo della tua parola una simile asserzione. Se io non comprendo il significato di quel tuo discorso, possa farne un uso migliore chi è migliore, ossia più intelligente di me, in proporzione all’acume da te dato a ciascuno. Gradisci però anche la mia confessione: io ti confesso sotto i tuoi occhi  di credere, Signore, che non invano hai parlato così. Neppure tacerò i pensieri che mi suggerisce l’incontro con questa lettura, pensieri veri; né vedo ostacoli alla mia interpretazione del racconto figurato dei tuoi Libri. È chiaro che un’idea intesa dalla mente in un unico modo può essere espressa dal corpo in molti modi, così come la mente può concepire in molti modi un’unica espressione del corpo. Ad esempio, il semplice amore di Dio e del prossimo  con quale molteplicità di formule e infinità di lingue, e in ogni lingua con quale varietà infinita di frasi viene esposto materialmente! Così crescono e si moltiplicano i germi delle acque. Considera ancora, o mio lettore, quest’altro fatto: ciò che viene presentato dalla Scrittura ed enunciato dalla voce in un unico modo: In principio Dio creò il cielo e la terra , non viene interpretato in molti modi senza essere travisato, bensì riproducendosi fra interpretazioni giuste?. Così crescono e si moltiplicano i germi degli uomini.

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