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20. 27. Io mentisco forse, o confondo confusamente, senza distinguerle, la chiara conoscenza delle cose poste nel firmamento del cielo, e le opere corporee, fluttuanti nel mare e sotto il firmamento del cielo? In verità le nozioni di queste cose sono fisse, determinate, non crescono col succedersi delle generazioni: tali i lumi della sapienza e della scienza; ma le cose per se stesse comportano ricca varietà di operazioni fisiche e si moltiplicano in un continuo crescendo sotto la tua benedizione, o Dio. Tu hai consolato la noia dei sensi umani facendo sì che per i movimenti del corpo una cosa unica si atteggiasse ed esprimesse in molti modi nella conoscenza dello spirito. Le acque produssero queste opere , ma nella tua parola: le necessità dei popoli estraniati dall’eternità della tua verità hanno prodotto queste opere, ma nel tuo Vangelo. Le acque espressero dal loro seno queste opere e la loro languida amarezza fu il motivo per cui producessero queste opere nella tua parola.

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