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18. 23. Ad alcuni è data per mezzo dello Spirito la parola della sapienza: lume maggiore, destinato a coloro che godono della luce di una verità sfolgorante come a guida del giorno; ad altri la parola della scienza ad opera dello stesso Spirito: lume minore; ad altri la fede, ad altri il potere di guarire, ad altri l’esecuzione di miracoli, ad altri la profezia, ad altri il discernimento degli spiriti, ad altri la varietà delle lingue: e tutti questi ultimi sono come le stelle. Infatti sono tutte operazioni di un unico e medesimo Spirito, il quale le assegna ad ognuno in modo appropriato, secondo il suo volere e facendo apparire questi astri a manifesto vantaggio di tutti . Però la parola della scienza, che comprende tutti i misteri  mutevoli nel tempo come la luna, e la conoscenza degli altri doni che ho via via elencato assomigliandoli alle stelle, quanto differiscono dal candido fulgore della sapienza, gaudio del giorno che si annuncia, tanto stanno a guida della nostra notte. Sono infatti necessarie a coloro, cui il tuo prudentissimo servo non poté parlare come a esseri spirituali, ma carnali , lui, che predica la sapienza tra i perfetti . Quanto all’uomo animale , è come un pargolo in Cristo e beve latte  finché abbia la forza per ricevere un cibo solido , e la pupilla ferma per sostenere la vista del sole. Non si creda quindi in una notte desolata, ma si soddisfi della luce della luna e delle stelle. Questo ci insegni con sapienza grandissima, Dio nostro, nel tuo libro, il tuo firmamento, per farci distinguere ogni cosa in una visione mirabile, sebbene ancora espressa in segni e in tempi e in giorni e in anni .

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