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15. 21. Così procede da te, nostro Dio, pur essendo cosa del tutto diversa da te e dalla tua essenza. Però non si trova tempo prima di lei e neppure in lei, poiché ha la facoltà di vedere sempre il tuo volto  senza mai distrarsene. Di qui l’assenza in lei di mutamenti e variazioni. Esiste tuttavia in lei la possibilità, per lo meno, di mutare e quindi cadere nelle tenebre e nel gelo; ma il grande amore che a te la lega la fa splendere e ardere di te in un meriggio quasi eterno . O dimora luminosa e graziosa, amai la tua bellezza e il luogo dove abita la gloria del mio Signore , che ti edificò e possiede. A te i miei sospiri nel mio pellegrinaggio; al tuo Creatore la preghiera che possegga me pure in te, poiché creò me pure. Errai come una pecora sperduta , ma sulle spalle del mio pastore , tuo costruttore, spero di esserti riportato.

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