11. 14. Certo, nei mutamenti degli esseri più bassi e infimi c’è qualcosa d’informe. Ma chi, se non i dissennati erranti in compagnia delle loro fantasie tumultuose, chi, se non costoro, mi dirà che, eliminando e abolendo ogni aspetto della materia e lasciando sussistere la pura informità, per cui le cose mutano e gli aspetti si avvicendano, potrebbe questa esprimere le vicende del tempo? Essa non lo può affatto. Senza la varietà dei movimenti non esiste tempo, e nessuna varietà esiste ove non esiste nessun aspetto.

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