2. 2. Alla tua altezza la bassezza della mia lingua confessa  che tu hai creato il cielo e la terra, questo cielo che scorgo e la terra che calpesto, da cui anche viene questa terra che mi porto addosso; tu li hai creati. Ma dov’è, Signore, il cielo del cielo di cui ci ha parlato il salmista: “Il cielo del cielo al Signore; la terra invece fu da lui data ai figli degli uomini” ? Dov’è il cielo che non vediamo, rispetto al quale tutto ciò che vediamo è terra? Così l’intera massa della materia, che non è dovunque per intero, assunse anche nelle sue ultimissime parti, il cui fondo è costituito dalla nostra terra, un aspetto attraente; ma di fronte a quel cielo del cielo, lo stesso cielo della nostra terra è terra. Questi due grandi corpi non a sproposito si chiamerebbero terra entrambi rispetto a quel cielo, non so quale, che appartiene al Signore, non ai figli degli uomini.

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