trit_Confessiones_ X404_256

42. 67. Chi potevo trovare per riconciliarmi con te? Dovevo corteggiare gli angeli? e con quali preghiere, con quali riti? Molti, nel tentativo di ritornare a te, non riuscendovi da soli, mi si dice, provarono questa via e caddero nella bramosia delle apparizioni stravaganti, diventando a ragione dei visionari. Esaltati, che ti cercavano con l’orgoglio della scienza, gonfiandosi il petto, anziché batterlo; che attiravano a sé per affinità di sentimento le potenze dell’aria, complici e alleate della loro superbia, e si lasciavano ingannare dai loro poteri magici! Cercavano il mediatore che li purificasse, ma non era lui: era il diavolo, che si trasfigura in angelo di luce. Una forte attrattiva per la loro carne orgogliosa fu la circostanza che non possedeva un corpo di carne. Mortali e peccatori sono costoro; tu invece, Signore, con cui cercavano orgogliosamente di riconciliarsi, sei immortale e senza peccato. Il mediatore fra Dio e gli uomini doveva rassomigliare in qualche cosa a Dio, in qualche cosa rassomigliare agli uomini: simile in tutto agli uomini, sarebbe stato lontano da Dio; simile in tutto a Dio, sarebbe stato lontano dagli uomini; e così non sarebbe stato un mediatore. Il mediatore fallace da cui, nei tuoi misteriosi giudizi, lasci meritatamente illudere l’orgoglio, ha una cosa in comune con gli uomini, il peccato; un’altra vorrebbe far credere di avere in comune con Dio, atteggiandosi a immortale, poiché non è ricoperto di carne mortale. Ma poiché la morte è il compenso del peccato, ha in comune con gli uomini ciò, che lo condanna alla morte insieme con loro.

Clic per vedere traduzione  trlat_Confessiones_ X404_203

Potrebbero interessarti anche...