Di solito, quando si discute di una frode, non bisogna considerare ciò che l’attore ha, ma ciò che non ha potuto avere per fatto dell’avversario
odi servum pecus et arceo
Di solito, quando si discute di una frode, non bisogna considerare ciò che l’attore ha, ma ciò che non ha potuto avere per fatto dell’avversario