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Difatti, chi più si addentra con gli occhi della mente nella segreta verità delle cose, chi con più acume e con più prontezza può non solo penetrarne, ma anche spiegarne le intime ragioni, questi di solito è giustamente considerato il più prudente e il più saggio.  Costui perciò ha in suo potere la verità, quasi come materia ch’egli debba trattare...

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Ut enim quisque maxime perspicit, quid in re quaque verissimum sit quique acutissime et celerrime potest et videre et explicare rationem, is prudentissimus et sapientissimus rite haberi solet. Quocirca huic quasi materia, quam tractet et in qua versetur, subiecta est veritas.