DeBelloGallico_I197

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(Ariovistus respondit) Amicitiam populi Romani sibi ornamento et praesidio, non detrimento esse oportere, atque se hac spe petisse. Si per populum Romanum stipendium remittatur et dediticii subtrahantur, non minus libenter sese recusaturum populi Romani amicitiam quam adpetierit.

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L’amicizia del popolo romano doveva essere per lui non un danno, ma un vanto e una protezione, e con questa speranza l’aveva richiesta. Se a causa del popolo romano doveva rimetterci i tributi e restituire i prigionieri, avrebbe rinunciato all’amicizia di Roma con lo stesso piacere con cui l’aveva cercata.