Traductor_It_Felice_Massaro

trit_DeOfficiis_I_110_62

Così, i nostri padri concessero perfino la cittadinanza ai Tusculani, agli Equi, ai Volsci, ai Sabini, agli Ernici; ma distrussero dalle fondamenta Cartagine e Numanzia; non avrei voluto la distruzione di Corinto; ma forse essi ebbero le loro buone ragioni, soprattutto la felice posizione del luogo, temendo che appunto il luogo fosse, o prima o poi, occasione e stimolo a...

trit_DeOfficiis_I_112_39

E se bisogna provvedere a quei popoli che sono stati pienamente sconfitti, tanto più si devono accogliere e proteggere quelli che, deposte le armi, ricorreranno alla lealtà dei capitani, anche se l’ariete abbia già percosso le loro mura.

trit_DeOfficiis_I_106_42

C’è una misura anche nella vendetta e nel castigo; anzi, io non so se non basti che il provocatore si penta della sua offesa, perché egli non ricada mai più in simile colpa, e gli altri siano meno pronti all’offesa.

trit_DeOfficiis_I_102_47

Non merita lode neppure, -se il fatto è vero -, quel nostro concittadino, sia egli Quinto Fabio Labeone o qualcun altro (io non ne so più che per sentito dire).  Il senato l’aveva mandato ai Nolani e ai Napoletani, come arbitro per una questione di confini.

trit_DeOfficiis_I_104_57

Così fecero gli uni e gli altri, e un bel tratto di terreno rimase libero nel mezzo.  Allora egli fissò i confini dei due popoli come essi avevano detto; e il terreno rimasto nel mezzo, l’assegnò al popolo romano.  Questo si chiama ingannare, non giudicare.  Perciò, in ogni circostanza, conviene evitare simili furberie.

trit_DeOfficiis_I_97_44

Dunque non si debbono mantenere quelle promesse che sono dannose alle persone a cui son fatte;   se quelle promesse recano maggior danno a chi le ha fatte che vantaggio a chi le ha ricevute, non è contrario al dovere anteporre il più al meno.

trit_DeOfficiis_I_98_51

Così, per esempio, se tu avevi promesso a qualcuno di recarti in tribunale per assisterlo in giudizio, e nel frattempo un tuo figliuolo fosse caduto gravemente malato, non sarebbe contrario al dovere non mantener la parola, anzi mancherebbe ben di più l’altro al suo dovere, se si lamentasse dell’abbandono.