Non mi sottrassi invece, in una estrema carestia, ad accettare la sovrintendenza dell’annona che ressi in modo tale da liberare in pochi giorni dal timore e dal pericolo l’intera Urbe, a mie spese e con la mia solerzia. Non accettai neppure il consolato, offertomi allora annuo e a vita.
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di Felice Massaro · Published 21 Marzo 2019