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Ma i nemici, non appena videro la nostra cavalleria – benché contasse circa cinquemila unità, mentre essi non erano più di ottocento, non essendo ancora rientrati i cavalieri che avevano varcato la Mosa in cerca di grano – si lanciarono all’attacco e scompaginarono in breve tempo i nostri, che non nutrivano alcun timore, in quanto l’ambasceria dei Germani aveva appena lasciato Cesare chiedendo, per quel giorno, tregua.