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45 Visse nel medesimo periodo anche Trebazio, che fu, egli pure, allievo di Cornelio Massimo. (Vi fu anche) Aulo Cascellio, allievo di Volcacio, a sua volta allievo di Quinto Mucio. Egli, in onore di Quinto Mucio, lasciò perfino erede testamentario suo nipote Publio Mucio; giunse alla dignità questoria e non volle andare oltre, nonostante Augusto gli offrisse il consolato. Tra costoro si dice che Trebazio sia stato più esperto di Cascellio, Cascellio sia stato più eloquente di Trebazio, Ofilio sia stato più dotto di entrambi. Di Cascellio non rimangono scritti, tranne un libro di Detti eloquenti; di Trebazio (rimangono) parecchi (libri) ma vengono usati meno.