Settembre 2014

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Quando giunse il giorno fissato con gli ambasciatori ed essi ritornarono, Cesare disse che, conforme alle tradizioni e ai precedenti del popolo romano, non poteva concedere ad alcuno il transito attraverso la provincia e si dichiarò pronto a impedir loro il passaggio nel caso cercassero di far ricorso alla forza.

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Nel frattempo, impiegando la legione al suo seguito e i soldati giunti dalla provincia, Cesare scava un fossato ed erige un muro lungo diciannove miglia e alto sedici piedi, dal lago Lemano, che sbocca nel Rodano, fino al monte Giura, che divide i territori dei Sequani dagli Elvezi.

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Dumnorix gratia et largitione apud Sequanos plurimum poterat et Helvetiis erat amicus, quod ex ea civitate Orgetorigis filiam in matrimonium duxerat, et cupiditate regni adductus novis rebus studebat et quam plurimas civitates suo beneficio habere obstrictas volebat.

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Cesare, poiché ricordava che il console Lucio Cassio era stato ucciso, e il suo esercito era stato sconfitto e soggiogato dagli Elvezi, non ritenne di dover cedere; e pensava che, se si fosse concesso a uomini di animo ostile la facoltà di passare per la provincia, (questi) non si sarebbero astenuti dal recar danno e offesa.