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46 Dopo costoro visse Quinto Tuberone, che collaborò con Ofilio. Egli era un patrizio, e passò al diritto civile, dal trattare cause, soprattutto dopo che accusò Quinto Ligario presso Caio Cesare e non ottenne vittoria. È il Quinto Ligario che, allorché presidiava la costa dell’Africa, non permise a Tuberone, che era infermo, né di approdare né di rifornirsi d’acqua, e per questo Tuberone lo accusò e Cicerone lo difese: rimane l’orazione di quest’ultimo, davvero bellissima, che si intitola In favore di Quinto Ligario. Tuberone venne ritenuto dottissimo in diritto sia privato sia pubblico, e lasciò parecchi libri in entrambe le materie. (Tuttavia) si studiò di scrivere in uno stile arcaico e perciò i suoi libri sono considerati poco gradevoli.

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