VS_La Commissione Senato su Origine e Sviluppo del cosiddetto Caso Stamina
Introduzione: i lavori dell’indagine conoscitiva
Acquisire notizie, informazioni e documentazioni è la finalità tipica dell’indagine conoscitiva come prevista dall’art. 48 del Regolamento del Senato. Su questa chiara direttrice si è articolata l’attività della Commissione nei sette mesi di audizioni relative ad una delle vicende a carattere medico sanitario più oscure degli ultimi decenni.
L’art. 48 recita:
1. Nelle materie di loro competenza, le Commissioni possono disporre, previo consenso del Presidente del Senato, indagini conoscitive intese ad acquisire notizie, informazioni e documentazioni. – 2. Nello svolgimento di tali indagini, le Commissioni non dispongono dei poteri di cui al comma 5 dell’articolo 162, né hanno facoltà di esercitare alcun sindacato politico, di emanare direttive, di procedere ad imputazioni di responsabilità).
Tale ruolo istituzionale richiede quindi neutralità, nessun intento prevenuto, impedisce che si proceda ad imputazioni di responsabilità. L’ESATTO OPPOSTO DI QUANTO È STATO FATTO FIN DALL’INIZIO DALLA PRESIDENTE E DAI RELATORI IN PLURIME OCCASIONI, FIN DALL’INIZIO DELLA VICENDA STAMINA.
Senza dire che hanno completamente ignorato le richieste dei genitori dei bambini a verificare quanto dimostravano circa l’assenza di effetti collaterali e i miglioramenti certificati
I DemocraticiPerMilano, il 30 agosto 2014, caricarono su Youtube questo video che riguarda un comizio politico tenuto dalla presidente:
Nel campo della ricerca io ritengo che ci siano i tre milioni che possono essere spesi fin da ora i tre milioni che erano stati stanziati per la sperimentazione del sedicente metodo Stamina io credo che rispetto ai cialtroni quei tre milioni farebbero bene ad andare alla cura alla ricerca cura malattie rare in particolare SLA come dovrebbero andare in generale alla sperimentazione della ricerca scientifica. Tre milioni sono pochi sono tanti, intanto sono tre milioni.
Fulgida testimonianza del ruolo imposto dal Regolamento! Una testimonianza resa nel bel mezzo dei lavori della sua Commissione che saranno ultimati solo il 28 febbraio dell’anno successivo.
Nel campo della ricerca io ritengo che ci siano i tre milioni che possono essere spesi fin da ora. La presidente aspetta gli applausi, viene seminquadrato Melazzini, poi se la ride e continua annunciando che, rispetto ai cialtroni, quei tre milioni farebbero bene ad andare alla cura alla ricerca cura malattie rare in particolare SLA.
Quei tre milioni, destinati per l’attuazione della sperimentazione clinica Stamina, erano stati sottratti ai Servizi Essenziali d’Assistenza (LEA) (v. p. 24 del resoconto Assemblea del 20 maggio 2013) per cui gli ammalati rimasero senza sperimentazione, senza cellule e con un fondo assistenza depauperato essendo stati devoluti i tre milioni a coloro che avevano contribuito a bloccare tutto.
Melazzini è un malato di SLA che una decina di anni prima si era recato in Svizzera per sottoporsi all’eutanasia e, dopo dieci anni, vivo e vegeto, stava lì, in un comizio del PD pur essendo un esponente di rilievo del PDL, e sarà addirittura il futuro Presidente dell’AIFA. Mi soffermo QUI.
A distanza di anni non posso che confermare parola per parola quanto dichiarai a Cinzia Marchegiani, una delle poche giornaliste che hanno seguito la vicenda evidenziando aspetti oscuri e leciti sospetti. Riporto le mie dichiarazioni ma se avete problemi a visualizzarle potete cliccare QUI